La Svizzera sgancia l’Euro dal cambio fisso

copy-logoduna1.jpgLa Svizzera sgancia dal cambio fisso l’Euro .Notoriamente il franco svizzero dal mercato è sempre stato considerato un bene rifugio, quindi in tempo di crisi globale normalmente si cerca la protezione del capitale, pertanto nel 2011 la BCS per contenere la tendenza ad un eccessivo apprezzamento del franco svizzero blocco il tasso di cambio . La parità di cambio è difficilmente sostenibile su mercati in tumulto, significa vendere attività denominate in Franchi per acquistare attività finanziarie denominate in altre valute , in questo modo di fatto si esercita una pressione al ribasso del Franco.


La strategia detta è divenuta estremamente costosa per il deprezzamento dell’euro prima e per il manifestarsi della crisi russa che ha creato grossi flussi di capitale in fuga dal rublo ed in entrata sulla moneta elvetica.
Risulta chiaro che una Banca centrale non puo’ reggere la parità a lungo, l’imminente decisione della BCE sul Quantitative easing ha fatto accelerare i tempi producendo la manovra vista alcuni giorni fà.

Da cio’ possiamo apprendere che la decisione della BCS da come oramai scontato e prossimo che le misure di Quantitative easing della BCE sono da considerarsi oramai una certezza. Resterà da comprendere i dettagli della imminente operazione , ma evidentemente le autorità di politica monetaria di altri paesi considerano la decisione come scontata ( o hanno ricevuto , strategicamente , informazioni al riguardo dalla BCE ).

La BCS nella sua azione di sgancio dall’euro ha prodotto un incremento del tasso negativo ora passato al – 0,75% , la misura non ha sortito grandi effetti, sull’annuncio dello sgancio dall’euro il franco si è apprezzato del 30% e più ora è circa al 20% di rivalutazione su euro con un cambio che oscilla a 0,99 contro euro .
Dal punto di vista commerciale l’apprezzamento del franco costituisce uno shock negativo per l’economia svizzera. In tempi normali , il costo di una minore competitività delle imprese viene in parte compensato dai benefici di una minore inflazione importata. Ma in una economia che ha raggiunto il limite zero sui
tassi nominali di interesse tutto cio’ produrrà un effetto depressivo dell’economia, unica reazione che la Svizzera potrà praticare per combattere la importante rivalutazione del franco sarà quella di rivedere i propri listini al ribasso di un – 20/30% , cio’ allo scopo di salvaguardare il suo stato, di fatto si dovrà rinunciare a parte del guadagno per mantenersi competitivi, in questo modo si importerà un po’ dell’impoverimento Europeo anche in Svizzera è un prezzo inevitabile da pagare vista la geografia e gli scambi commerciali.

La futura spinta deflativa  in Svizzera sarà una piccola buona notizia per l’Europa, di fatto ne godranno i paesi del sud Europa dell’aria euro che risulteranno più competitivi, ovviamente è una goccia nel mare della crisi più importante del dopo guerra per l’Europa e ci vorrà ben altro perché si risollevi.

By: Investi-re.com

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